1° CONVENO NAZIONALE
DI ARCHEOASTRONOMIA, STORIA DELL'ASTRONOMIA ANTICA ED ASTRONOMIA
STORICA
(Padova, 28-29 settembre 2001)
ALTARE
ORIENTATO ALL'INTERNO DI UN NURAGHE
(Villanovafranca - Oristano)
(Enrico
Calzolari, Lello Fadda & Davide Gori)
La zona di
Villanovafranca è ricca di nuraghi ed all'interno di uno
di questi, denominato "Su Molinu", è stato trovato
un altare a forma di parallelepipedo rettangolare, posizionato
secondo le direzioni dei punti cardinali; esso è molto
simile ai modellini nuragici in arenaria ed in steatite conservati
nei musei di Cagliari e Nuoro.
Una delle
più antiche rappresentazioni di questo schema sembra essere
nell'incisione esoterica di Monte Matto (Sentiero C.A.I. 118
- Bagnone - Lunigiana - Toscana) incisa con diaspro e rifinita
con calcedonio (Prof. R. Chiari, Univiversità di Parma
- Istituto di Petrografia).
Oltre che
dalla tecnica di incisione, l'antichità del petroglifo
è suffragata dalla presenza (da sinistra a destra nella
foto) delle seguenti simbologie:
· il "Tridente";
· il "Templum" orientato secondo le direzioni
dei punti cardinali;
· la "Verga del Rabdomante" a rotazione verticale
che, per la sua forma, richiede l'uso del rame.
Incisione
di Monte Matto
La positura
dell'altare all'interno del nuraghe rafforza l'ipotesi che questa
costruzione non sia stata solo "fortezza", ma possa
essere stata anche luogo di liturgia e di frequenziazione energetica;
esistono infatti elementi che fanno sorgere dubbi sull'unicità
d'uso del nuraghe.
Segnaliamo in proposito la presenza di una coppella all'esterno
del nuraghe "Órgono" presso Ghilarza (Oristano)
ed il fenomeno luminoso della penetrazione della luce solare,
attraverso il foro creatosi sollevando la pietra apicale, a mezzogiorno
del solstizio d'estate nel nuraghe "Áiga" presso
Abbasanta - Oristano (C. Maxia & L. Fadda, Il mistero dei
nuraghi rivelato con l'astroarcheologia. Ed. Castello, Quartu
S. Elena, 1984).
A prova
delle conoscenze frequenziali e vibrazionali dell'Uomo preistorico,
riportiamo l'immagine "Shrine VI.A.66" trovata a Çatal
Hüyük (Turchia), in cui sono rappresentati anche dei
"flussi energetici" (A. Baring & J. Cashford,
The Myth of the Goddess. Arkana, Penguin Books, 1993).
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