IL GENOMA TARA

 

Fig. 1

Fig. 2

 

Il prof. Bryan Sykes, dell'Istituto di Medicina Molecolare dell'Università di Oxford, ha pubblicato il libro "The Seven Daughters of Eve" (Le Sette Figlie di Eva") in cui spiega come sia stato possibile, attraverso l'analisi del DNA ed in particolare dei mitocondri (piccoli organi a bastoncino presenti nel citoplasma delle cellule) risalire a sette ceppi materni da cui, in epoche preistoriche, si sono sviluppate le popolazioni attuali (Fig. 1).
I sette ceppi sono stati indicati con nomi di donna:
- Ursula (ceppo di 45 000 anni del territorio della Grecia);
- Xenia (ceppo di 25 000 anni del territorio Mar Caspio-Mar Nero);
- Helena (ceppo di 20 000 anni del territorio della Francia meridionale- Lascaux);
- Tara (ceppo di 17 000 anni del territorio della Toscana Settentrionale - Lunigiana);
- Velda (ceppo di 17 000 anni del territorio iberico - Santander-Altamira);
- Katrine (ceppo di 15 000 anni del territorio dell'Adriatico Settentrionale);
- Jasmine (ceppo di 10 000 anni del territorio di Israele - Mesopotamia).
L'autore ha scoperto di essere appartenente al ceppo di Tara, come numerosi abitanti dell'Inghilterra Occidentale e dell'Irlanda.
Appartengono al ceppo di Tara molti abitanti della costa mediterranea e dell'Europa Occidentale. Essi costituiscono circa il 9 per cento della popolazione europea.
Questo ceppo si è sviluppato nella zona costiera che attualmente è stata sommersa dall'innalzamento di livello delle acque del mare di 110 metri (avvenuto dal 9 500 al 5 500 a.C.) ma che 17 000 anni fa costituiva una fertile pianura costiera in cui confluivano le acque della Magra e del Serchio (Fig. 2).
Logico quindi attestare in Lunigiana le origini di una antica civiltà matriarcale ed accettarne le conseguenze antropologiche, senza meravigliarci di rinvenire esempi antichissimi di tracce megalitiche o addirittura pre-megalitiche (quali gli allineamenti con losanghe).