(In Rivista di Antropologia - Rome, Suppl. Vol. 76, pp. 73-77, 1998). |
1 - Isola del Tino 2 - Barbazano 3 - Narbostro 4 - San Lorenzo |
Nel promontorio del Caprione sono state trovate tre macine che, per la forma caratteristica, abbiamo chiamato "a remo"; esse sono costituite da:
Ricostruzione di una "macina a remo". |
Ricostruzione di una macina sull'Isola del Tino (1). |
Base e forcella-fulcro a Barbazano (2). |
Frammento di ruota a Barbazano (2). |
Base di macina a San Lorenzo (3). |
Ruota di macina a San Lorenzo (3). |
Base di macina a Narbostro (4). |
Questo tipo di "macina a remo" si trova a
Barbazano (da Barbatus), a Narbostro (da
"inter arbusta") e presso San Lorenzo.
In tutti questi luoghi potevamo trovare un villaggi o borghi
medievali; Barbazano è stato un
verruca fortificata mentre San
Lorenzo e Narbostro sono stati villaggi agricoli, invisibili alle
incursioni costiere dei Saraceni.
Una "macina a remo" si trova anche sull'Isola
del Tino (nelle pergamene Tyrus), nel promontorio occidentale
del Golfo della Spezia; su quest'isola vi sono le rovine di un'antico monastero
fondato da monaci orientali, arrivati nel golfo con i Bizantini; essi
introdussero un tipo particolare di basilica, in stile orientale,
caratterizzata da due absidi in una navata.
Noi pensiamo che, avendo l'Abbazia del Tino giurisdizione anche
sui boschetti di olivi nel distretto di Barbazano, questo tipo di
macina possa derivare da una a "civilizzazione marittima" caratterizzata
da influssi orientaleggianti (Mar Mediterraneo orientale).